lunedì 23 luglio 2012

Una goccia nell'oceano...


Lake Bogoria  - July 13, 2012

Lo scorso mese di luglio siamo stati una decina di giorni in Kenya per un viaggio di conoscenza-solidarietà organizzato dall’LVIA, l’organizzazione di volontari laici che ha sede a Cuneo. Sono stati dieci giorni bellissimi durante i quali abbiamo condiviso con compagni di viaggio che non conoscevamo le stesse emozioni, gli stessi dubbi, gli stessi propositi.

Abbiamo visto con i nostri occhi cosa vuol dire “dare pane” (e acqua) a gente che ne è priva. Dall’acquedotto che ha portato acqua a più di 250.000 persone, al progetto per il recupero dei ragazzi di strada, al centro che ospita i bambini nati sieropositivi, alla cooperativa di agricoltori di the, alla cooperativa di donne tessitrici e altro ancora. Tutti modi per “dare pane” a gente abituata a vivere con poco, ma felice e pronta a condividere il poco che possiede.

Dopo questa esperienza, breve ma molto intensa e che consiglierei a chiunque, riusciamo a comprendere meglio le parole di Madre Teresa: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. Ed è proprio vero, il lavoro svolto da missionari, volontari, cooperanti può essere solo una goccia per noi abituati a vivere considerando le cose superflue come necessarie, ma in quelle realtà diventa un fiume che porta vita!

Dare pane può costare poca o molta fatica, ma sicuramente quello che si riceve in cambio è immensamente di più! 
È molto più difficile cambiare il nostro stile di vita, impregnato di routine e frenesia e con i tempi scanditi dalla corsa ad obiettivi troppo spesso effimeri. Siamo troppo abituati a vivere con l’obiettivo della quantità, della crescita a tutti i costi e non ci accorgiamo che così facendo perdiamo di vista la qualità della vita, la gioia del dare (e del ricevere), troppo abituati a dare tutto per scontato e dimenticandoci persino di ringraziare per il dono che tutti i giorni riceviamo.

Devo ammettere che io stesso ero un po’ riluttante a questo viaggio, abituato com’ero ad un altro tipo di vacanza… devo perciò ringraziare mia moglie Maria Claudia per avermi “convinto” (praticamente obbligato!) a partire… ho veramente ricevuto tanto da questa breve visita in Kenya e voglio credere che questo viaggio sia solo la prima tappa di un ben più lungo cammino!

Silvan 

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